Rallentamento economico e aumento delle insolvenze: quali prospettive per le imprese dell’Europa centrale e orientale?

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Le insolvenze d’impresa in Europa centrale e orientale hanno continuato ad aumentare nel 2023. Le previsioni economiche 2024 per la regione restano al di sotto del potenziale.

Il rallentamento economico nei Paesi dell'Europa centrale e orientale ha portato a un incremento considerevole delle insolvenze d’impresa nel 2023. Le misure pubbliche di sostegno attuate durante la pandemia avevano permesso alle imprese di resistere, ma ora, la revoca, insieme alle pressioni macroeconomiche, ha spinto i tassi di insolvenza a nuovi massimi.

Questo contesto ha portato a un calo della crescita media del PIL nella regione dal 4% nel 2022 ad appena lo 0,5% nel 2023, il tasso più basso di questo secolo (escludendo la crisi finanziaria del 2009 e la pandemia di Covid-19). Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Lituania hanno addirittura registrato tassi di crescita negativi nel 2023.

 

L'aumento delle procedure di insolvenza evidenzia la debolezza della crescita

Le procedure di insolvenza sono aumentate del 38,9%1 tra il 2022 e il 2023, segnando un altro anno di aumenti a due cifre.

 

Questa impennata è stata alimentata da una combinazione di fattori interni ed esterni che hanno amplificato le sfide che le imprese della regione devono affrontare, in particolare le tensioni geopolitiche e le pressioni inflazionistiche.

spiega Grzegorz SIELEWICZ, Coface’s Head of Economic Research for Central and Eastern Europe.

Le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia hanno avuto ripercussioni in tutta la regione, anche per la sua prossimità geografica, ostacolando le catene di approvvigionamento e contribuendo a un'impennata dei prezzi dell'energia. Questi shock esterni, uniti a fattori interni come la carenza di manodopera e l'aumento dei costi dei fattori produttivi, hanno pesato molto sulle imprese, portando a una accelerazione significativa delle insolvenze. I settori dell'edilizia e del commercio, particolarmente colpiti dalle pressioni salariali e dal rallentamento della domanda, sono stati i più colpiti.

 

La strada per la ripresa si prospetta difficile

"Prevediamo che nel 2024 le insolvenze aumenteranno ancora, anche se a un tasso inferiore rispetto all'anno precedente. A livello globale, le imprese non raggiungeranno ancora il loro pieno potenziale di crescita economica a causa delle sfide che devono affrontare nella gestione quotidiana delle loro attività commerciali”, aggiunge Jarosław Jaworski, CEO of Coface in the Central & Eastern Europe Region. 

Nonostante i segnali di ripresa dei consumi, in particolare per i beni di prima necessità, il 2024 sarà caratterizzato da una crescita limitata delle vendite, da un calo dei margini e da continue sfide per le imprese esportatrici.

Il rallentamento della domanda estera, in particolare dalla Germania, l'innalzamento dei prezzi delle materie prime e l'incremento del costo della manodopera (con l'aumento del salario minimo) metteranno a dura prova le imprese della regione.
 

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1 Fonte: Coface

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